La sciatalgia rappresenta una delle problematiche più frequenti che si riscontrano nella pratica clinica. Si tratta di un disturbo caratterizzato da dolore, che può essere accompagnato da formicolii lungo il percorso del nervo sciatico.
In questo articolo condividerò alcune informazioni basate sulle più recenti evidenze scientifiche per aiutare chi soffre di questo problema a comprendere meglio i sintomi e le possibili strategie terapeutiche.
La sciatalgia: non è un semplice “mal di schiena”
Spesso sento pazienti che confondono un generico dolore lombare con la sciatalgia. La differenza è sostanziale: la sciatalgia è un dolore che si propaga lungo il percorso del nervo sciatico, partendo dalla zona lombare e scendendo attraverso il gluteo fino alla gamba e talvolta al piede.
Quando un paziente mi descrive un dolore che peggiora piegandosi in avanti, tossendo o starnutendo, e che si accompagna a sensazioni di intorpidimento o debolezza nella gamba, è probabile che stiamo parlando proprio di sciatalgia.
I formicolii: un segnale da ascoltare
I formicolii sono un segnale che il corpo ci invia quando qualcosa non va nel sistema nervoso. Nel caso della sciatalgia, la localizzazione di questi formicolii può dirci molto. Se il paziente avverte formicolio alla coscia, potremmo essere di fronte a un problema legato al livello L4 della colonna. Quando invece il formicolio interessa il piede e l’alluce, spesso è coinvolto il livello L5. Se la sensazione colpisce la parte esterna del piede, generalmente si tratta del livello S1.
Perché la sciatalgia compare
La sciatalgia può colpire chiunque. Spesso è causata da un’ernia del disco o da una stenosi del canale vertebrale, ma anche da problemi muscolari come la sindrome del piriforme. I pazienti con questo problema sono molti, soprattutto persone che passano molte ore sedute, chi lavora in posizioni scorrette o chi ha uno stile di vita sedentario. Anche lo stress può contribuire, aumentando la tensione muscolare nella zona lombare.
Questo disturbo non discrimina: colpisce sia chi fa lavori pesanti sia chi sta dietro una scrivania. L’importante è capire che non si tratta solo di un fastidio passeggero ma di un problema che merita attenzione.
L’approccio terapeutico più efficace
La ricerca scientifica attuale indica che per la sciatalgia funziona un approccio combinato. L’esercizio fisico è in assoluto l’intervento più supportato dalle evidenze: esercizi specifici che migliorano la mobilità e rafforzano la muscolatura. È importante scegliere attività che non aggravino i sintomi.
La terapia manuale può offrire sollievo temporaneo in alcuni casi, mentre i farmaci antinfiammatori possono essere utili nelle fasi acute. Ciò che conta davvero è la personalizzazione del trattamento in base alla gravità dei sintomi e alla causa specifica.
Gli studi dimostrano che il movimento è cruciale: il riposo prolungato può addirittura peggiorare la situazione. Restare attivi, nei limiti del dolore, accelera il recupero.
Strategie utili nel quotidiano
Gli studi scientifici suggeriscono alcune strategie che possono contribuire alla gestione della sciatalgia. Rimanere attivi è fondamentale: camminare regolarmente è un’attività a basso impatto che mantiene il corpo in movimento senza sovraccaricare la schiena.
L’applicazione di caldo o freddo può offrire un sollievo temporaneo dei sintomi in alcune persone, anche se le evidenze scientifiche su questo approccio sono limitate. È importante trovare ciò che funziona meglio per il proprio caso specifico.
Evitare periodi prolungati di immobilità è generalmente consigliato: fare pause regolari se si lavora seduti e cambiare posizione può ridurre lo stress sulla colonna vertebrale.
Ricordiamo che questi accorgimenti possono aiutare nella gestione dei sintomi, ma non sostituiscono un trattamento adeguato basato su un programma di esercizi specifici.
Quando rivolgersi a un professionista
Alcuni sintomi non dovrebbero essere ignorati. Se il dolore non passa dopo una settimana di riposo, se avete problemi con vescica o intestino, se il dolore è comparso dopo una caduta o un incidente, o se notate che la gamba sta perdendo forza, è meglio non aspettare. In questi casi, una valutazione professionale è fondamentale per evitare complicazioni.
Le buone notizie
Vorrei concludere con una nota positiva: la maggior parte dei casi di sciatalgia risponde bene ai trattamenti conservativi. Non è necessario rassegnarsi al dolore pensando che sia una condizione inevitabile con l’età. Con il giusto supporto professionale e un approccio personalizzato, è possibile migliorare significativamente la qualità della vita.
Se state affrontando problemi di sciatalgia o formicolii, non esitate a contattarmi per una valutazione presso il mio studio a Bergamo. Insieme possiamo trovare il percorso più adatto alle vostre esigenze specifiche.
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