Quando si tratta di risolvere problemi muscoloscheletrici o recuperare dopo un infortunio, spesso ci troviamo davanti a un bivio: fisioterapia o osteopatia? Questa scelta può sembrare confusa, soprattutto perché entrambe le discipline mirano al benessere del corpo, ma presentano differenze sostanziali che è importante conoscere prima di prendere una decisione.

Il quadro normativo italiano: un elemento determinante

Prima di tutto, è essenziale comprendere che in Italia il fisioterapista è un professionista sanitario pienamente riconosciuto, mentre l’osteopata ha un profilo professionale con “sovranità limitata”. Questo significa che, secondo la normativa italiana, l’osteopata non può occuparsi di situazioni patologiche, ma solo di specifiche “disfunzioni osteopatiche” che devono essere preventivamente certificate da un medico.

Il Consiglio Superiore di Sanità ha chiarito in modo inequivocabile che l’osteopata in Italia può operare esclusivamente nell’ambito della prevenzione, non in quello terapeutico per condizioni patologiche già diagnosticate. Questa limitazione è fondamentale nella scelta del professionista più adatto alle proprie esigenze.

Come evidenziato dal TAR Lazio (sentenza n.12312/23), è necessario evitare “parcellizzazioni e sovrapposizioni con le professioni già riconosciute”, sottolineando come l’eventuale sconfinamento nelle competenze di altri professionisti possa portare a provvedimenti disciplinari severi, fino alla sospensione o cancellazione dall’albo professionale.

La fisioterapia: un approccio scientificamente validato

La fisioterapia moderna si distingue per il suo solido fondamento scientifico e per l’applicazione sistematica di metodologie basate sulle evidenze (Evidence-Based Practice). Questo approccio si fonda su tre pilastri fondamentali:

  1. Migliori evidenze scientifiche disponibili: la pratica fisioterapica si basa su ricerche cliniche rigorose, revisioni sistematiche e meta-analisi che garantiscono l’efficacia dei trattamenti proposti.

  2. Esperienza clinica del professionista: il fisioterapista integra le evidenze scientifiche con la propria competenza clinica, acquisita attraverso formazione continua e pratica professionale.

  3. Valori e preferenze del paziente: il trattamento viene personalizzato considerando le esigenze, gli obiettivi e le aspettative specifiche di ogni persona.

Ambiti di competenza evidence-based della fisioterapia

La fisioterapia basata sulle evidenze ha dimostrato la sua efficacia in numerosi ambiti, tra cui:

  • Riabilitazione ortopedica: recupero funzionale dopo interventi chirurgici (protesi articolari, ricostruzioni legamentose, stabilizzazioni vertebrali), trattamento di patologie degenerative articolari, gestione di tendinopatie e lesioni muscolari.

  • Riabilitazione neurologica: trattamento delle sequele di ictus, lesioni midollari, malattie neurodegenerative (Parkinson, sclerosi multipla), neuropatie periferiche.

  • Terapia manuale avanzata: mobilizzazioni articolari, tecniche di rilasciamento miofasciale, manipolazioni vertebrali di precisione, tutte supportate da studi clinici controllati.

  • Esercizio terapeutico: programmi di esercizi strutturati e progressivi, personalizzati in base alla condizione clinica, che rappresentano spesso l’intervento con le maggiori evidenze di efficacia nel trattamento di numerose patologie muscoloscheletriche.

  • Riabilitazione cardio-respiratoria: programmi di riallenamento allo sforzo in pazienti con patologie cardiache e respiratorie croniche.

  • Gestione del dolore cronico: approcci multimodali che integrano tecniche manuali, esercizio terapeutico e strategie educative per la gestione del dolore persistente.

Il fisioterapista moderno implementa continuamente le proprie competenze attraverso la formazione continua e l’aggiornamento costante sulle nuove evidenze scientifiche, garantendo così trattamenti all’avanguardia e comprovata efficacia.

L’osteopatia: limiti metodologici e considerazioni critiche

L’approccio osteopatico presenta alcune criticità significative dal punto di vista metodologico e scientifico:

Limiti nelle evidenze scientifiche

La letteratura scientifica a supporto dell’osteopatia è notevolmente più limitata rispetto a quella della fisioterapia. Molte delle tecniche osteopatiche tradizionali si basano su concetti teorici elaborati nei secoli scorsi che non hanno trovato conferma nella ricerca moderna.

Approccio spesso dogmatico

Alcuni principi fondamentali dell’osteopatia, come il concetto di “lesione osteopatica primaria” o le teorie sul “movimento craniale”, mancano di solide evidenze scientifiche e rimangono ancorati a paradigmi non sempre compatibili con le attuali conoscenze fisiologiche e anatomiche.

Difficoltà nel definire protocolli standardizzati

La mancanza di standardizzazione nelle tecniche osteopatiche rende difficile la valutazione scientifica della loro efficacia e la replicabilità dei trattamenti, aspetti fondamentali per una pratica basata sulle evidenze.

Carenze nella formazione su patologia e diagnosi differenziale

Nonostante i recenti sviluppi formativi, la preparazione dell’osteopata in ambito patologico e di diagnosi differenziale può risultare meno approfondita rispetto a quella del fisioterapista, limitando la capacità di identificare correttamente condizioni che necessitano di un approccio medico specifico.

Quando scegliere la fisioterapia

La fisioterapia è particolarmente indicata quando:

  • Si ha una condizione patologica diagnosticata (artrite, ernia del disco, tendiniti, fibromialgia, ecc.)
  • Si necessita di riabilitazione post-operatoria o post-trauma
  • Si cerca un piano di trattamento basato su evidenze scientifiche solide
  • Si desidera un approccio che integri diverse tecniche terapeutiche validate
  • Si ha bisogno di un percorso documentato da condividere con altri professionisti sanitari
  • Si soffre di patologie neurologiche o condizioni complesse che richiedono competenze specifiche
  • Si desidera un programma di esercizi terapeutici personalizzati con progressione misurata
  • Si necessita di una valutazione funzionale oggettiva con strumenti validati

Quando considerare l’osteopatia

L’osteopatia potrebbe essere considerata quando:

  • Non si hanno condizioni patologiche in atto e si cerca un approccio preventivo
  • Si desidera un trattamento complementare (sempre sotto supervisione medica)
  • Si ha avuto indicazione specifica dal proprio medico per disfunzioni osteopatiche
  • Si cerca un approccio globale per disturbi funzionali in assenza di patologie conclamate

È importante sottolineare che l’osteopata in Italia deve operare esclusivamente nell’ambito della prevenzione e non può trattare patologie, come stabilito dalle normative vigenti.

Il valore della diagnostica fisioterapica

Un elemento distintivo della fisioterapia moderna è la diagnostica funzionale approfondita. Il fisioterapista è formato per:

  • Effettuare una valutazione clinica dettagliata
  • Utilizzare test clinici validati scientificamente
  • Eseguire misurazioni oggettive tramite strumenti calibrati
  • Formulare un ragionamento clinico basato su evidenze
  • Stabilire obiettivi misurabili
  • Monitorare i progressi con parametri oggettivi
  • Modificare il trattamento in base ai risultati ottenuti

Questo approccio sistematico e misurabile garantisce l’efficacia dell’intervento e permette di documentare oggettivamente i progressi del paziente.

Una scelta consapevole basata su evidenze e competenze

La decisione tra fisioterapia e osteopatia dovrebbe basarsi su una valutazione oggettiva delle proprie necessità, della condizione clinica e delle evidenze scientifiche disponibili.

Il fisioterapista, grazie alla sua formazione completa, all’approccio evidence-based e al riconoscimento come professionista sanitario, rappresenta la scelta più appropriata per la gestione di condizioni patologiche e per la riabilitazione funzionale.

L’osteopata, con le limitazioni previste dalla normativa italiana, può offrire un supporto in ambito preventivo, sempre sotto la supervisione medica e senza sconfinare nell’ambito terapeutico riservato ad altre figure professionali.

La tua salute merita un approccio basato sulle evidenze scientifiche, personalizzato e in linea con la normativa italiana. Non esitare a chiedere chiarimenti prima di intraprendere qualsiasi percorso terapeutico.



Veras M, Kairy D, Paquet N. What Is Evidence-Based Physiotherapy? Physiother Can. 2016;68(2):95-98. PMID: 27909355; PMCID: PMC5125490.

Bordoni B. The Benefits and Limitations of Evidence-based Practice in Osteopathy. Cureus. 2019 Nov 7;11(11):e6093. PMID: 31857925; PMCID: PMC6897345.

TAR Lazio, sentenza n. 12312 del 21 luglio 2023







 

 

My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare.