In cosa consiste la valutazione fisioterapica iniziale?
La prima visita con il fisioterapista è un momento centrale: si raccolgono informazioni sulla storia clinica, sullo stile di vita e sugli obiettivi personali, e si eseguono test fisici e funzionali. Questo serve sia a escludere eventuali segnali che richiedano un approfondimento medico, sia a impostare un piano di trattamento personalizzato e condiviso. Le evidenze mostrano che i fisioterapisti con competenze avanzate raggiungono un livello di accuratezza diagnostica paragonabile a quello della medicina di primo contatto, con un impatto positivo sul percorso del paziente.
Desmeules F, Roy J, MacDermid J, Champagne F, Hinse O, Woodhouse L. Advanced practice physiotherapy in patients with musculoskeletal disorders: a systematic review. BMC Musculoskelet Disord. 2012;13:107.
Quali sono i benefici della fisioterapia per il mal di schiena?
Per la lombalgia la strategia più efficace è basata su movimento, esercizio e educazione. Nella lombalgia cronica l’esercizio riduce dolore e disabilità in modo clinicamente rilevante, con benefici maggiori se il programma è personalizzato e seguito nel tempo. Aggiungere componenti psicologiche (ad esempio educazione sul dolore o tecniche cognitivo-comportamentali) potenzia i risultati. Non esiste un “esercizio magico”, ma la continuità e l’adattamento alle esigenze del paziente fanno la differenza.
Hayden JA, Ellis J, Ogilvie R, Malmivaara A, van Tulder MW. Exercise therapy for chronic low back pain. Cochrane Database Syst Rev. 2021;9:CD009790.
Ho EK, Chen L, Simic M, Ashton-James CE, Comachio J, Wang DXM, Hayden JA, Ferreira ML, Ferreira PH. Psychological interventions for chronic, non-specific low back pain: systematic review with network meta-analysis. BMJ. 2022 Mar 30;376:e067718. doi:10.1136/bmj-2021-067718.
Si può fare fisioterapia dopo una frattura o un intervento?
Sì, è parte integrante del recupero. Quando clinicamente sicuro, avviare precocemente la riabilitazione aiuta a migliorare la funzione, ridurre le complicanze e abbreviare i tempi di recupero. Gli esercizi sono progressivi e calibrati in base al tipo di intervento o frattura, con l’obiettivo di tornare a una buona autonomia e, se possibile, alle attività abituali.
Sarkies MN, Testa L, Carrigan A, Roberts N, Gray R, Sherrington C, Mitchell R, Close JCT, McDougall C, Sheehan K. Perioperative interventions to improve early mobilisation and physical function after hip fracture: a systematic review and meta-analysis. Age Ageing. 2023 Aug 1;52(8):afad154. doi:10.1093/ageing/afad154.
Hamilton DF, Beard DJ, Barker KL, et al. Targeting rehabilitation to improve outcomes after total knee replacement: randomized controlled trial. BMJ. 2020;371:m3576.
Quando è il caso di consultare un fisioterapista (e quando invece andare dal medico)?
Per dolori muscoloscheletrici comuni come mal di schiena, dolore cervicale o articolare senza trauma grave, il fisioterapista può essere il primo riferimento: valuta, avvia il trattamento e individua se servono ulteriori indagini. Se invece compaiono sintomi “bandiera rossa” (perdita di forza progressiva, alterazioni di sensibilità, incontinenza improvvisa, febbre inspiegata, dolore notturno persistente, trauma importante), è necessario rivolgersi subito al medico. Un approccio integrato medico-fisioterapista resta la scelta migliore nei casi complessi.
Gagnon R, Perreault K, Berthelot S, et al. Direct-access physiotherapy to help manage patients with musculoskeletal disorders in an emergency department: results of a randomized controlled trial. Acad Emerg Med. 2021;28(8):848-58.
Come funziona la riabilitazione per traumi sportivi?
Si parte da una valutazione accurata, poi si progredisce con esercizi di rinforzo, controllo motorio, pliometria e gesti specifici dello sport. Il rientro non è deciso solo dal tempo ma dal raggiungimento di criteri oggettivi di forza, mobilità e tolleranza al carico. I programmi basati sulla forza hanno solide evidenze nel ridurre sia i tempi di recupero sia il rischio di recidiva.
Lauersen JB, Andersen TE, Andersen LB. Strength training as superior, dose-dependent and safe prevention of acute and overuse sports injuries: a systematic review and meta-analysis. Br J Sports Med. 2018;52(24):1557-63.
Burgi CR, Peters S, Ardern CL, Magill JR, Gomez CD, Sylvain J, Reiman MP. Which criteria are used to clear patients to return to sport after primary ACL reconstruction? A scoping review. Br J Sports Med. 2019 Sep;53(18):1154-1161. doi:10.1136/bjsports-2018-099982.
È possibile ricevere consulenza o riabilitazione online?
Per molti disturbi muscoloscheletrici, la teleriabilitazione è una soluzione valida. Permette di impostare e monitorare programmi di esercizio a distanza, con benefici su dolore, funzione e soddisfazione dei pazienti. Non sostituisce in tutti i casi la visita in presenza, ma può essere un’opzione efficace e sicura quando non ci sono segnali d’allarme o necessità di test manuali specifici.
Zischke C, Simas V, Hing W, Milne N, Spittle A, Pope R. The utility of physiotherapy assessments delivered by telehealth: a systematic review. J Glob Health. 2021;11:04072.
Yang J, Li H, Zhao H, Xie Y, Li J, Wang M. Effectiveness of telerehabilitation in patients with post-COVID-19: a systematic review and meta-analysis of randomised controlled trials. BMJ Open. 2024 Jul 4;14(7):e074325. doi:10.1136/bmjopen-2023-074325.
È necessario portare esami medici alla prima visita?
Se li hai già, portarli è utile. Ma nella maggior parte dei casi una buona valutazione clinica è sufficiente per impostare il trattamento. L’uso di esami dovrebbe essere mirato: servono solo quando la storia o i sintomi lo richiedono. Gli studi su modelli di accesso diretto mostrano che il fisioterapista può gestire in sicurezza molti disturbi riducendo il ricorso a indagini inutili, e decidendo quando è opportuno inviare al medico.
Gagnon R, Perreault K, Berthelot S, Matifat E, Desmeules F, Achou B, Laroche MC, Van Neste C, Tremblay S, Leblond J, Hébert LJ. Direct-access physiotherapy to help manage patients with musculoskeletal disorders in an emergency department: results of a randomized controlled trial. Acad Emerg Med. 2021 Aug;28(8):848-858. doi:10.1111/acem.14237.
Quanto dura una sessione e ogni quanto ci si vede?
La prima valutazione dura di più perché include colloquio, esame fisico e impostazione del percorso. Le sedute successive sono in genere di 40–60 minuti. La frequenza dipende dalla fase clinica e dagli obiettivi: all’inizio possono servire incontri più ravvicinati, mentre in seguito si tende a diradare per favorire l’autonomia del paziente e il consolidamento degli esercizi. Programmi strutturati, con progressioni e follow-up regolari, garantiscono risultati migliori rispetto a trattamenti episodici.
Hamilton DF, Beard DJ, Barker KL, et al. Targeting rehabilitation to improve outcomes after total knee replacement: randomized controlled trial. BMJ. 2020;371:m3576.